Sono nata nel marzo del 1981 sulle montagne svizzere e ho vissuto metà della mia vita in un paesino dell’entroterra avellinese, il primo incontro con il cielo stellato arriva a 7 anni, una sera d’estate in un campo di grano pieno di papaveri rossi. Ricordo la nitidezza della Via Lattea che divideva in due semicupole il firmamento, la visione era di una bellezza talmente tanto disarmante che se chiudo gli occhi la ritrovo ancora, cristallizzata nel tempo.
Mi sento astrofila fin nel midollo, sulla carta d’identità ci dovrebbe essere scritto quello e non barista che è il mio lavoro attuale, ma non sui colli irpini, nel frattempo mi sono spostata a Ferrara dove oltre a versare calici di vino, sfido la nebbia della pianura padana dilettandomi a scattare foto con un’attrezzatura rudimentale, ho a disposizione al massimo 1600iso cosa che farebbe impallidire chiunque, ma intanto continuo.
Sono sempre convinta che lo scrigno di preziosi che contiene la volta celeste è un balsamo che cura quasi tutti i mali terreni e ogni volta che osservo, anche solo dando uno sguardo tutti i miei problemi magicamente sembrano piccolissimi.
Per ora cerco di vivermi bene il presente, fatto di osservazioni in visuale, di foto e di racconti, perché sono convinta che se cerchi di farlo bene, il futuro può solo cambiare in meglio.