Stefano Torre è un poeta Realista Terminale di Piacenza.
Nato nel 1965, è approdato al movimento letterario fondato da Guido Oldani nel 2019.
Le sue pubblicazioni sono:
- Marinai e Poeti sono tutti morti (1994)
- L’uovo di Lusurasco (1998)
- Il Cristallino di Piombo (2020)
- L’erede al trono di Danimarca (2021)
Ha partecipato a numerose antologie, tra le quali:
- Christmas Blues (a cura di Tania di Malta, 2020, You Publy, Piacenza)
- Il carnevale dei piedi (a cura di Tania di Malta, 2021, You Publy, Piacenza)
- Lo sgabello degli angeli (a cura di Tania di Malta, 2021, You Publy, Piacenza)
- Hacker pentiti contro i realisti terminali (a cura di Igor Costanzo, 2021, Mursia, Milano)
- Nascondere Nagasaki (a cura di Beppe Mariano, 2021, Mursia, Milano)
Sue poesie sono state pubblicate su riviste italiane e straniere e sono state oggetto di reading in diversi festival di poesia.
Dai primi anni ottanta coltiva l’interesse per il cielo stellato, divenuto poi passione grazie soprattutto all’incontro con Piergiorgio Zucconi nel 1994.
Zucconi, allora presidente del circolo astrofili di Piacenza, lo porta alla frequentazione con altri appassionati da cui nasce una collaborazione con la rivista COELUM, attraverso la quale, in una rubrica periodica da lui curata, Torre introduce in Italia il tema dell’inquinamento luminoso. Coelum pubblicherà anche numerose sue poesie tratte da Marinai e Poeti sono tutti morti.
Nel 2019 Torre ha partecipato a Senigallia alla cerimonia di consegna del premio di letteratura fantascientifica, Senigalattica, intitolato a Vittorio Curtoni, ed in quella occasione vengono lette alcune sue poesie dedicate alle stelle.
Per Torre: “l’osservazione del cielo stellato rappresenta l’avvicinarsi a concretizzare il desiderio di infinito e di eternità, al quale giunge ogni uomo man mano che il livello dei suoi desideri cresce, fino a giungere ad un livello al quale solo la trascendenza può dare una risposta. Il mistero che si contempla ogni volta che si osservano le stelle ha a che fare con la nostra intimità spirituale ed è, per certi versi, la risposta che diamo al nostro desiderio di Dio”
Nel 2017 Stefano Torre si rende protagonista di una surreale candidatura a Sindaco di Piacenza: propone un programma provocatorio e caratterizzato da promesse impossibili da realizzare, che spaziano dalla costruzione di un vulcano al posto dell’inceneritore, alla realizzazione di un Vinodotto per portare il vino nelle case, alla dichiarazione di guerra a Parma, rea di aver rubato ai piacentini la gran parte delle sue eccellenze alimentari (resa possibile grazie ad una alleanza con l’amico Vladimir Putin), alla abolizione della morte che avrebbe reso obsoleto l’ospedale.
Quella campagna elettorale assume rilevanza giornalistica nazionale e Torre viene invitato ad importanti trasmissioni radiofoniche e televisive, tra le altre: “Un giorno pecora” su radio uno, “La Zanzara” su radio 24, “Di Martedì” su la 7, “Agorà” su Rai 3. Viene anche intervistato da importanti giornalisti quali Oscar Giannino, Alessandro Milan e Andrea Scanzi.
È dedicato a quella vicenda il romanzo di Marcello Pollastri intitolato TORRESINDACO che reca la prefazione di Andrea Scanzi.
Torre si guadagna da vivere facendo il Web Designer ed occupandosi di Web Marketing e comunicazione. È amministratore di una azienda che si chiama Infonet, la quale, a suo dire, produce siti internet dal 1642, che è poi l’anno della morte di Galileo e della nascita di Newton.
Recentemente Torre ha iniziato, in collaborazione con Piergiorgio Zucconi, un lavoro di riedizione della raccolta Marinai e Poeti sono tutti morti che prevede la pubblicazione a fianco di ogni poesia di una descrizione della stella o della costellazione alla quale si riferisce.
Per maggiori informazioni su Stefano Torre vi rimandiamo al sito internet www.stefanotorre.it.